Un figlio dovrà imparare ad attraversare coraggiosamente con umiltà ed onestà anche le zone buie della coscienza che, inevitabilmente, sul sentiero incontrerà. In questi ultimi anni ho naufragato nel dolore fisico e nella sofferenza psichica cronici generati dalla sindrome fibromialgica, della quale ho scoperto recentemente di essere affetto. Un parto è doloroso, ma questo lo è stato particolarmente: Figli del vento è la mia terapia della psiche e del corpo.
FIGLI DEL VENTO
sposati con le stelle
Un libro è come un figlio, devi desiderarlo con tutto te stesso, seguirlo passo dopo passo, lasciarlo libero di esprimersi e allo stesso tempo correggerlo, nella speranza che un giorno, grazie al tempo e la passione che gli hai dedicato possa proseguire sul sentiero con le proprie forze.
Convivere con il dolore ed accettare i suoi artigli conficcati nelle viscere non è semplice, ma bisogna anche imparare a relativizzare il proprio dolore, ascoltando quello altrui. Con la fibromialgia devi riuscire a trovare la forza di reagire nei momenti in cui il dolore cronico è meno acuto e se sei fortunato ogni tanto accadrà.
Ognuno di noi, nella danza della vita, grazie agli artigli delle vicissitudini conficcati nelle viscere, può disincantarsi e riscoprire la libertà che pulsa alla radice della nostra essenza per tornare a volare liberi come un’aquila, regina dei cieli.
Ho dedicato più di vent’anni al sociale e al volontariato. Quando ho iniziato, già soffrivo di dolori cronici in conseguenza di un grave incidente automobilistico, ma non hanno mai raggiunto l'intensità attuale. Il dolore cronico m'insegnò che potevo ridurre la sua intensità svolgendo attività che mi gratificassero, quindi, compresi che aiutando il prossimo stavo meglio.
Quella consapevolezza fu il mio coraggio e la mia forza per svolgere progetti di volontariato ed arte in ospedali pediatrici, strutture psichiatriche, piazze, teatri e scuole. Con Espedito Petacca, mio compagno di avventure e leale socio ideammo e conducemmo progetti di promozione sociale che ottennero il patrocinio morale di Unicef.
Alessandro Ferrara, attivista e artista poliedrico, nasce a Napoli il 30/06/1975. All’età di 19 anni, dopo aver trascorso un lungo periodo d’isolamento a causa di un grave incidente automobilistico, iniziò a dedicarsi alla ricerca interiore, all’arte e al volontariato. L’incontro con la morte suscitò in lui profonde ed accorate riflessioni sull’esistenza. Quell’esperienza lo indusse ad intraprendere dei viaggi all’avventura, durante i quali conobbe alcuni artisti che risvegliarono in lui un’antica passione per la musica, il teatro e le arti circensi.
Rientrato in Italia, approfondì quelle arti e ne fece uno strumento auto-terapeutico, divulgativo e di volontariato. Ha ideato e realizzato progetti autofinanziati e finalizzati al coinvolgimento attivo di scugnizzi (minori a rischio di territori degradati dell’hinterland partenopeo) e di “cosiddetti ragazzi diversamente abili” con i quali ha svolto attività di volontariato in ospedali pediatrici, piazze, teatri e scuole. I suoi progetti ottennero il patrocino morale di Unicef.
Ognuno di noi, nella danza della vita, grazie agli artigli delle vicissitudini conficcati nelle viscere, può disincantarsi e riscoprire la libertà che pulsa alla radice della nostra essenza per tornare a volare liberi come un’aquila, regina dei cieli. Figli del vento è uno studio inerente problematiche e possibili soluzioni del settore terziario affrontato in modo filosofico, utopico e al tempo stesso pragmatico. Dall’esperienza diretta si scopre la necessità di superare la tendenza alla categorizzazione degli esseri umani. La natura contiene in sé tutti gli elementi, integra l'insieme degli esseri viventi, inanimati e dei fenomeni che in essa si manifestano, pertanto, quando trattiamo il tema dell'integrazione sociale dovremmo essere consapevoli che ci stiamo occupando del disallineamento dell’essere umano dalle leggi naturali:
non si può integrare ciò che già è integro come natura vuole.
In quest’epoca di globalizzazione e di profonda crisi sistemica esplodono antichi e rinnovati interrogativi ai quali ci siamo già risposti in altri periodi storici:
che nesso c’è tra bisogno di sicurezza, negazione del bisogno
e reazione violenta?
La neo-società dell’insicurezza coinvolge l’intera umanità! Più cresce la precarietà conseguente alla crisi climatica-economica-sociale globale, più si avvertono i rischi per la sopravvivenza e sempre più esseri umani, non avendo, ormai, più nulla da perdere, si sentono disposti a tutto pur di sopravvivere in questa jungla di evoluta tecnologia ed involuta interiorità.
Il degrado della nostra pseudo-civiltà e le moderne forme d’ingiustizie sociali amplificano la pandemica diffusione della violenza nelle sue differenti espressioni, quali, il bullismo, i femminicidi, la corruzione, gli omicidi, le guerre, gl’infanticidi, la xenofobia, la povertà d’animo…
Nel 2022 Alessandro Ferrara ha scoperto di essere affetto da fibromialgia secondaria. Si tratta un corto circuito del sistema nervoso, a causa del quale il cervello non interpreta correttamente gl’impulsi dolorifici, pertanto il dolore cronico è uno dei sintomi principali. La fibromialgia, detta anche la malattia dai cento sintomi o la malattia invisibile, può essere controllata con terapia farmacologica, fisioterapia, attività aerobica a bassa intensità, alimentazione e riduzione dello stress.