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FIGLI DEL VENTO

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Dalla sofferenza all'arte: un viaggio sonoro per ritrovare se stessi.

La musica e il canto sono potenti analgesici che attivano il sistema nervoso parasimpatico, stimolano la produzione di dopamina e riducono la produzione di cortisolo (ormone responsabile dello stress), orientano all’attivazione di percorsi mentali che allontanano dalla fissazione nel dolore donando preziosi attimi di leggerezza e liberta'.

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PENSIERO ALATO (A.Ferrara, L.Orologi)

In gabbie inutilmente affollate viviamo,
prigionieri inconsapevoli di noi stessi e di un inevitabile destino...
Ideologie e guerre, come due volti gemelli nello stesso specchio
si diffondono nei cerchi concentrici della vita per uccidere la vita.
Ma, in fondo, chi di noi non sa che la coscienza anela a volare?
Libera, verso infiniti cieli stellati ed orizzonti che profumano d'immenso.
In quel volo leggero, la sofferenza è luce, un pensiero alato illumina il cammino scavalcando coraggiosamente
inganni ed illusioni, al di là del bene e del male, liberi dalla gabbia del pensare. 

La libertà non è nella conoscenza che pur bisogna attraversare, ma nel suo abbandono dimora l'essenza.

Alessandro Ferrara (voce, testo, fire performer)
Luciano Orologi (sax tenore, compositore)
Elisabetta Maddaluno (Fire performer)
Laura Antonini (vocalist)
Gianni Mgliaccio (chitarra acustica, classica, basso)
Adriano Maria Poledro (SPX & Foley, recording, mix)
Raffaele Cardone (recording, mix)
Luigi Reccia (video editing)
Figli del vento (post-produzione video)
Bob Fix (Mastering)

Testo e spiegazione


Va pensiero alato
oltre l’orizzonte.
Immerso nella vita
ti abbandonerai
fino al ventre dell’alba
e rinascerai.

In gabbie affollate sopravviviamo, prigionieri di noi stessi, ma sappiamo che la coscienza ama volare, libera, verso cieli stellati ed orizzonti sconosciuti.

Sei l’aquila, regina dei cieli  
che domina le paure
e nei fondali
degli oscuri abissi  
ritroverai la luce.

Nel volo senza meta la sofferenza diviene luce, un pensiero alato illumina il cammino alla scoperta di noi stessi, oltre l'inganno e le illusioni, al di là del bene e del male, liberi da ogni prigionia.

Con gli artigli plasmerai
la schiuma del mare
per tornare
a volare
in spazi incontaminati
dalle tue ossessioni  
per abbracciare
ciò che di te
tu non hai
saputo amare

In quelle dimensioni parallele, come aquile che con gli artigli della consapevolezza plasmiamo l’inimmaginabile. Soltanto la liberazione dall’ossessione dei condizionamenti sociali, dalle catene delle paure, dall’eco del passato e l'ansia del futuro, ci consentirà di riconoscere ed amare profondamente noi stessi per tornare a volare tangibilmente liberi.

Va pensiero alato
oltre l’indifferenza vola
Il tuo corpo è stato torturato
maledetta patria che non ti ha saputo amare.
Combatti, cadi ma resisti
resisti
Sulla tua pelle indissolubili memorie
memorie di un tempo lontano
in una lacrima di vento
che nei tuoi occhi vedrò
che nei tuoi occhi scoprirò

Anche se nella vita abbiamo subito delle ingiustizie, combatteremo, cadremo e ci rialzeremo proprio grazie a quelle memorie e a quelle ferite che saranno il nostro trampolino di lancio verso nuovi viaggi interiori con rinnovata consapevolezza.

Non tradirli mai,
e non abbandonarli,
non puoi seppellire
i tuoi sogni.
Sarai schiuma del cielo
plasmerai le nuvole
seguirai la luce nel buio
e all’alba risorgerai.

Non possiamo abbandonare i nostri sogni, perché rappresentano l’unica fonte di luce nel buio di questa epoca oscurantista. Alimentandoli e seguendoli incondizionatamente risorgeremo come un sole che non tramonterà mai.